NOSTALGIA DI SAPORI
“Pensavo che sarebbe stato bello andare al mare d’inverno e mangiare la panna cotta sotto un ombrellino giallo. Io avrei steso il telo e tu avresti fatto volare la sabbia; ci saremmo sporcati le mani e poi i capelli mi sarebbero volati in faccia. Sarebbe stato un disastro, ma avremmo mangiato la panna cotta negli anni cinquanta e il mio vestitino giallo e blu sarebbe stato più lungo dei tuoi pantaloncini. E poi mi sarei ricordata che ho comprato i cachi perché le fragole si trovano solo d’estate e che l’arancione mi piace solo se ci sei tu”.
Qualche ricetta fa…
Qualche ricetta fa non avevo un gatto e le mani graffiate, non mangiavo la panna cotta e non mi piaceva l’arancione. Qualche ricetta fa scrivevo di notte e avevo delle occhiaie fantastiche; leggevo e cantavo sotto la doccia e bruciavo il sugo. Qualche ricetta fa pensavo che arrivata a questo punto qualcosa sarebbe cambiato: mangio la panna cotta insieme al mio gatto, scrivo ancora di notte ma ora dormo di più, rileggo quello che scrivo e canto mentre cucino finché non sento la puzza di bruciato, ma l’arancione ancora non mi piace e i graffi sulle mani sembrano dei tattoo.
PANNA COTTA VEGANA
Erano un po’ di anni che non assaggiavo la panna cotta. Quando si diventa intolleranti al lattosio si pensa di non poter più mangiare i dolci migliori e invece ci sono così tante alternative vegetali che resta solo da scegliere il frutto da abbinare. Per questo dolce ho scelto un frutto di stagione dalla consistenza perfetta per diventare un topping alla frutta naturale senza aggiunta di zuccheri.
INGREDIENTI
400 ml di panna di soia
60 ml di latte di soia
30 g di sciroppo d’agave
3 g di agar agar
1 caco maturo
PROCEDIMENTO
Versate il latte di soia in una ciotolina e sciogliete all’interno l’agar agar e lo sciroppo d’agave girando con un cucchiaino.
Poi versate la panna di soia in una pentola e portate sul fuoco a fiamma media.
Quando la panna si sarà scaldata versate il composto di latte di soia e agar agar girando con una frusta per qualche minuto.
Quando la panna inizierà ad addensarsi, spegnete la fiamma e rimuovete le pentola dal fuoco.
Lasciate intiepidire per qualche minuto e poi trasferite la panna negli stampini o nei vasetti di vetro.
Posizionate gli stampini o i vasetti nel frigorifero per almeno tre ore.
Prima di servire la panna cotta potete preparare una salsa alla frutta.
Io ho scelto i cachi, ma si possono sostituire con la frutta che preferite.
Se scegliete un caco abbastanza maturo, vi basta rimuovere la buccia e schiacciare la polpa con una forchetta.
Otterrete una salsa perfetta per decorare la superficie della panna cotta.
Alla prossima dolce ricetta,
Jasmine
Che bel post Jasmine. Mi piacciono tanto perché in ogni ricetta riesci a mettere un dolce pezzo della tua vita. Anche i miei gatti tentano di fare gli agguati ai miei dolci…sono proprio dei monelli. Un abbraccio e buona giornata!
Mi piace moltissimo questo post Jasmine, mi ha fatto venire un po’ di nostalgia delle vacanze estive e i dolci al cucchiaio ad ogni ora della giornata; inoltre credo che ogni ricetta abbia un significato speciale per la persona che la crea, sapere la tua storia la rende ancora più interessante e ancora più speciale.. Chissà quante altre storie nasceranno da questa panna cotta deliziosa, considerando che ognuno costruirà un differente ricordo legato al sapore del tuo dolce..
Chissà quale sarà la prossima storia e la prossima ricetta e se comprenderà un gatto monello, l’arancione, una Jasmine canterina e forse il sugo bruciato meglio escluderlo!! Brava Jasmine, hai uno stile unico, resta sempre te stessa!